Chi è il back end developer? Formazione, lavoro, competenze

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L'espressione back-end developer ha un significato che presenta qualche difficoltà di comprensione, soprattutto per chi si imbatte nel termine per la prima volta. Esso descrive una figura professionale relativamente recente, impegnata a far funzionare alla perfezione quanto sta dietro il layout di app, siti web o altri spazi virtuali.

Scegliere questo mestiere richiede non solo passione, pazienza e determinazione, ma anche un'adeguata preparazione, senso logico fuori dal comune, desiderio di fare esperienza sul campo e di affinare le proprie competenze in itinere. Nelle prossime righe è disponibile un approfondimento su quale sia il ruolo del back-end in informatica, il percorso di formazione e le abilità da sviluppare, con qualche indicazione sui margini di guadagno per neofiti ed esperti.

Cosa si intende per back-end?

Considerare il termine back end in base alla traduzione letterale permette di comprendere meglio il ruolo di questa figura professionale dalle mille sfaccettature. L'espressione back-end racchiude il significato di parte posteriore, pertanto il back-end developer si occupa di tutta la parte non visibile di app, websites, blog, e-commerce, etc... Si tratta di un esperto in informatica che codifica e gestisce il lato server, agendo dietro le quinte dell'interfaccia.

Negli ultimi anni, le differenze tra un programmatore con questa specializzazione e altri professionisti del settore (ad esempio il front-back) sono diventate sempre più marcate, al punto da farne un mestiere di nicchia. Tale diversificazione è la conseguenza dell'evoluzione delle tecnologie, avvenuta in maniera rapida nell'arco dell'ultimo decennio.

Cosa fa un back-end developer?

Una volta identificata questa figura professionale, lo sviluppatore back-end cosa fa? Da dietro le quinte garantisce che le pagine web funzionino correttamente, intervenendo in modo tempestivo al manifestarsi di qualsiasi problematica. Quanto appena affermato vale anche in caso di modifiche esteriori al layout (non di competenza del back-end) o di passaggio da una versione mobile di un sito web a una per desktop e viceversa. Ecco i compiti più importanti della gestione lato server:

programmazione in uno o più codici tra quelli più utilizzati

conversione da un linguaggio a un altro

• organizzazione dei database

• inserimento di informazioni coerenti

• verifica di autorizzazione e modifica credenziali per gli utenti amministratori

recupero dati rapido ed efficace

• gestione API

• accesso in cloud (servizi e risorse a disposizione da remoto).

Il tutto deve avvenire seguendo la routine delle procedure di test e un'adeguata suddivisione del work flow nel tempo, in modo da garantire efficienza e velocità al sistema nel suo complesso.

Il back-end developer entra solo nelle aziende informatiche?

No: egli può occuparsi della parte digitale in imprese e società non necessariamente tecnologiche, né produttrici di hardware o erogatrici di servizi informatici, in ambito business to business come in quello business to consumer.

I settori nei quali il back-end developer e il suo lavoro possono trovare spazio sono quelli che utilizzano sistemi informatizzati per la gestione dei dati, tra cui banche, agenzie di recupero crediti e marketing (incluso quello telefonico), promotori pubblicitari, grandi attività commerciali e Pubbliche Amministrazioni.

Come diventare un back end developer

Per fare questo mestiere non è indispensabile essere in possesso di un titolo di studi universitario, nemmeno di primo livello. Tuttavia, conseguire una formazione terziaria è stata una delle strade più percorse fino a poco tempo fa, poiché l'alternativa alla laurea era l'apprendimento da autodidatta comprovato da esperienze in curriculum.

Attualmente si sta facendo largo un'altra opportunità, dedicata a chi vuole approfondire la disciplina ma non desidera iscriversi presso un ateneo: accedere a corsi per back end in grado di garantire un'adeguata preparazione a chi non ha frequentato la facoltà di Informatica o indirizzi affini. Gli istituti più prestigiosi permettono l'accesso ai seminari online: l'utente ha il grande vantaggio di organizzarsi in modo flessibile e di lavorare subito, una volta concluso il ciclo di lezioni.

Avere delle solide basi teoriche e una conoscenza approfondita dei server è il punto di partenza per avere successo nella professione, soprattutto se accompagnate da competenze sui linguaggi di programmazione più utilizzati in ambito informatico. Ecco quali sono i più conosciuti:

Javascript

• Phyton

PHP

• C# (C sharp)

• Ruby

Java

• Rust.

Un altro requisito per fare del back end developer un lavoro è la piena padronanza nella gestione dei database relazionali e non relazionali. I primi, detti anche SQL, definiscono collegamenti tra dati inseriti in righe, colonne e tabelle, mentre i sistemi noSQL archiviano files senza metterli in relazione tra loro e ben si adattano a situazioni in cui le informazioni da organizzare siano complesse o cambino rapidamente.

Sempre relativamente alle banche dati, è importante impiegare con criterio i software per la conversione dei contenuti nel linguaggio corrente (ad esempio ORMs), per l'elaborazione e la condivisione di codici (Version Control), oltre ad avere dimestichezza con le procedure di suddivisione del flusso di lavoro (CI/CD) e di recupero immediato delle informazioni (search engine).

Anche la qualità di gestione API, livelli di sicurezza, tecnologie web-socket per lo sviluppo di app in tempo reale, criptaggio, caching (salvataggio delle risorse richieste più spesso) fanno la differenza nell'approccio al mestiere, in particolare per le posizioni senior con un elevato grado di specializzazione. Lo stesso vale per pattern di struttura, testing di verifica sul funzionamento e piattaforme in cloud.

Quanto guadagna un back-end developer

Dipende dall'esperienza cumulata e dalle qualifiche ottenute: secondo le stime di Randstad, rinomata agenzia per il lavoro con svariate sedi in tutta Italia, il back end developer ha uno stipendio medio di 35000 € annui (al lordo delle imposte) se viene assunto come dipendente. Cifre intorno ai 30000 € si riferiscono a un lavoratore entry level, mentre un tecnico altamente specializzato con esperienze in aziende importanti alle spalle arriva anche a 45000-50000 €.

Per i liberi professionisti, invece, i guadagni variano notevolmente a seconda della mole di lavoro e della reputazione nel settore: più un back-end ha collaborato con grandi imprese, più potrà permettersi di chiedere di più.  Ad ogni modo, la piattaforma Develhope è un’ottima vetrina per favorire l’incontro tra domanda e offerta nel campo della programmazione, oltre a essere una grande risorsa per l’accesso a un’ampia varietà di seminari di formazione

La partecipazione assidua ai corsi di aggiornamento, invece, non sembra influire molto sui compensi, se non per quelli obbligatori. Almeno per il momento, l'evoluzione tecnologica in tale ambito risulta meno veloce rispetto a quella richiesta per altre posizioni aperte nel panorama digitale.

Sasa Sekulic

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