Soft skill per il successo: come distinguersi nel mondo tech da junior

Soft skill per il successo: come distinguersi nel mondo tech da junior
Photo by Brooke Cagle / Unsplash

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione: i cambiamenti sono rapidi e costanti e le aziende spesso faticano a trovare risorse qualificate, soprattutto nei settori tecnologici. I giovani che hanno concluso il ciclo di studi della scuola secondaria di secondo grado, e anche quelli che hanno ottenuto un diploma di laurea anche specialistica, non sempre riescono a trovare occupazioni con posizioni entry level soddisfacenti, perché manca loro la conoscenza del settore tech, acquisibile oggi anche con un corso di sei mesi post-diploma o post-laurea. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire come procedere al meglio nella ricerca di una nuova occupazione.

Come cambia il mondo del lavoro: aziende sempre più smart

Il settore tech è legato alla trasformazione digitale, un trend inarrestabile che ha richiesto l’acquisizione di competenze sempre più specifiche e nuove e ha portato alla nascita di professionisti esperti nelle nuove materie. Intorno all’innovazione digitale sono sorti modelli di business nuovi e ancora poco conosciuti, per questo le figure professionali di riferimento sono molto richieste e permettono ai giovani di entrare nel mondo del lavoro sfruttando nuove opportunità che fino a poco tempo fa non esistevano. 

Secondo uno studio elaborato in Italia nel 2023, le aziende europee hanno vissuto una profonda trasformazione soprattutto dopo la fase pandemica del Covid. Molte società si sono aperte al settore tech e a tutte le figure professionali che ne fanno parte. Generalmente si tratta di lavori definiti entry level, dal momento che non è richiesta una grande esperienza pregressa per iniziare, ma solo la conoscenza del mondo digitale e la capacità di utilizzarne le principali risorse. Queste "nuove professioni" permettono di avviare una nuova carriera partendo da zero e ottenendo fin da subito una buona retribuzione, senza necessità di una laurea specifica.

Esistono dei percorsi che abilitano il neofita alla professione nel settore tech grazie alla frequentazione di un percorso di circa 6 mesi post-diploma o post-laurea che apre una finestra sul mondo del digitale e del tech. In Italia questa tipologia di corsi viene organizzata da un’azienda leader nel settore, ovvero Develhope, che ogni anno forma centinaia di ragazzi in possesso di diploma, di laurea triennale, specialistica o ancora alle prese con gli esami universitari.

Grazie a Develhope, sia i giovani che i profili senior hanno l’opportunità di acquisire le soft skill necessarie ad ottenere un’occupazione nel mondo della programmazione, anche nelle posizioni entry level.

Si tratta di una tipologia di professione che presenta un fascino indubbio, soprattutto per chi ama la tecnologia e il mondo digitale. Inoltre, la remunerazione per queste professioni è generalmente superiore alla media degli stipendi italiani. Un altro aspetto positivo è la possibilità di interagire con una tipologia di clientela differenziata grazie alla quale si acquisiscono competenze sempre diverse. In questi casi, infatti, è possibile gestire nello stesso momento più clienti di diversa nazionalità e cultura, stimolando l’impegno e la motivazione di chi lavora. In Italia il tech job sta trovando grande riscontro tra i giovani, che hanno la possibilità di acquisire soft skill importanti per il loro futuro, e questo anche grazie ai corsi Develhope.

Le soft skill richieste per i lavori entry-level

Quando si entra nel mondo del lavoro per la prima volta ciò che manca di solito è l’esperienza, ma, in compenso, i giovani hanno grande voglia di imparare e di migliorare. E in questi casi sono di grande aiuto le capacità di utilizzare il digitale, soft skill sempre più richieste dalle aziende. Si tratta di abilità che possono essere acquisite frequentando il corso più adeguato, insieme a tanta determinazione, risolutezza e voglia di mettersi in discussione.

A ben vedere, queste soft skill sono diventate in Italia e in molte aziende europee il biglietto da visita per migliorare il proprio percorso professionale e aiutano a raggiungere un reddito alto nonostante il lavoro entry level. Il segreto, dunque, è la conoscenza di un settore innovativo come il tech unito all’entusiasmo per il proprio lavoro: una spinta emotiva, psicologica e professionale che consente anche ai nuovi arrivati in azienda di posizionarsi bene sia come mansione che come reddito, nonostante l’assenza di esperienza.

In quest’ottica, le richieste di conoscenza del digitale da parte del datore di lavoro in sede di colloquio non sembrano più una lista di requisiti impossibili da realizzare, ma rappresentano piuttosto una sfida a diventare la persona giusta per quella determinata posizione.

Il coraggio di rischiare: lavoro entry level in Italia

Come fare a candidarsi nel settore tech di un’azienda pur essendo alla prima esperienza? In primo luogo, è necessario capire bene di che posizione lavorativa si tratta, lavorando con attenzione sulla lettera di presentazione. Se il curriculum non può venire in aiuto perché sfornito di esperienze lavorative pregresse, un corso post-diploma o post-laurea che abilita al settore digital consente di trovare lavoro grazie alle capacità di networking e alla web reputation.

Vista in questo modo, la mancanza di esperienza non diventa un impedimento alla possibilità di un’'assunzione, perché le aziende, anche se non amano investire sulla formazione, sono invece pronte a promuovere e impiegare denaro per alcune figure con competenze digitali necessarie per la propria attività. Per questo è importante trasmettere il proprio entusiasmo, l’interesse verso la posizione tech per cui ci si candida, menzionando le conoscenze, le abilità conseguite e il tipo di corso seguito.

La lettera di presentazione, così concepita, diventa una sorta di carta d’identità che esalta le proprie caratteristiche innate, sviscera le abilità ed esprime nel migliore dei modi la propensione alle novità e a quel tipo di lavoro.

Inoltre, bisogna considerare un aspetto importante che riguarda il significato intrinseco di "esperienza". Nella maggior parte dei casi, infatti, i datori di lavoro di piccole, medie o grandi imprese, quando assumono new entry, considerano esperienza anche il tirocinio, i progetti svolti negli anni della scuola e dell’università, i piccoli lavoretti in ambiti diversi o i corsi di aggiornamento. Insomma, secondo gli ultimi trend registrati in Italia e in Europa, il mondo del lavoro si sta aprendo alle nuove leve maggiormente rispetto al passato. Oggi più che mai i datori di lavoro vogliono investire sulle risorse entry level che hanno voglia di imparare, senza mortificarle dal punto di vista della retribuzione.

Vasta scelta di corsi con Develhope

Basta tirocinanti che vengono solo sfruttati, praticanti che devono rimetterci anche le spese e neo assunti con paghe da miseria. Quando il candidato ha il fuoco dell’ambizione, quando dimostra stoffa anche senza avere esperienza, riesce a trovare il posto giusto nell’azienda con un salario adeguato alle mansioni che svolge. Una situazione che, se conferma la bontà della scelta del neo assunto, porterà miglioramenti progressivi anche all'azienda. Chi ha detto che in Italia i giovani vengono sempre mortificati?

Ci sono figure come il Copywriter, Full-Stack Web Developer, Data Analyst, Mobile Android Specialist, Graphic Designers, Back-End Java Developer, Cyber Security Specialist, Front-End Developer, Security Specialist e tante altre qualifiche che consentono di trovare lavoro immediatamente. La differenza, ovviamente, risiede nella scelta del corso da seguire. Develhope, ad esempio, lavora da anni con i giovani e con figure senior che hanno trovato nel mondo tech un’ispirazione e una fonte di reddito sicura. I corsi sono online e adatti ad ogni fascia di età, e permettono una frequenza assidua anche a chi sta ancora studiando o svolge un altro lavoro.